Iniziata la stagione del polline, sembra un raffreddore e invece è allergia (che si può complicare con l’ASMA).

Introduzione

Prurito nasale, starnutazione, rinorrea. E poi tosse, spesso stizzosa, ed affanno. Problemi congiuntivali, con bruciore e lacrimazione frequente.
Sintomi che possono far pensare ad un raffreddore comune, ma poi, perdurando nel tempo anche per diverse settimane, e ripresentandosi sempre nello stesso periodo, fanno sospettare la loro natura allergica. Ne soffre il 30% degli italiani.
Si tratta delle allergie cosiddette stagionali,

che insorgono quando i pollini di alcune erbe (Graminacee ,le erbe con le spighette diffuse su tutto il territorio nazionale, e, a Napoli ed in Campania, soprattutto la Parietaria, della famiglia delle Urticacee) o di alcuni alberi (Olivo, Betulla ecc.) vengono immessi in atmosfera onde garantire la riproduzione ed il perpetuarsi della specie vegetale. Le variazioni climatiche stanno portando ad un anticipo della pollinazione ed alcune erbacce, come la Parietaria, sta già inducendo sintomi nasali e bronchiali. Questi pollini, una volta depositatisi sulle congiuntive o sulle mucose nasali o bronchiali, liberano molto rapidamente il loro contenuto di allergeni. Se il soggetto è allergico, partono starnuti, lacrimazione, pruriti, problemi respiratori.

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