Iniziata la stagione del polline, sembra un raffreddore e invece è allergia (che si può complicare con l’ASMA).

Come si interviene?

Come si interviene?

La terapia più utile in caso di allergia congiuntivale e nasale è a base di antistaminici, che devono essere assunti con continuità e per tutto il periodo stagionale di presenza dei pollini in atmosfera (in media due mesi per le graminacee ed oltre tre mesi per la parietaria).
Per fortuna attualmente abbiamo antistaminici molto utili e pressochè privi di effetti collaterali (oltre alla fexofenadina, loratadina, cetirizina e derivati abbiamo l’ebastina e la recentissima bilastina) che possono essere assunti senza rischio di addormentarsi. Esiste anche una preferenza individuale dei pazienti per un antistaminico rispetto all’altro.

Nelle rinopatie si associano all’antistaminico anche lunghi cicli di inalazioni intranasali con soluzioni saline (ottima è la soluzione ipertonica Atomix, che si può utilizzare per lavaggi nasali mattina e sera ancche nei bambini oltre che negli adulti) seguite da cortisonici mentre sono assolutamente controindicati i decongestionanti spray, che alla lunga inducono il costituirsi di ipertrofia dei turbinati oltre a turbe cardiovascolari legate al loro assorbimento nel circolo sistemico.

Assolutamente sono controindicate anche le iniezioni di cortisonici retard che hanno effetti collaterali molto dannosi per l’organismo. In presenza di tosse e o di asma occorre utilizzare gli spray o le polveri per inalazione di broncodilatatori e corticosteroidi anch’essi per tutto il perido stagionale di presenza dei pollini in atmosfera (che si evidenzia dai calendari pollinici consultabili in internet).

shares