Le specie “aliene”,pante,animali, insetti sono moltissime in Italia. Ecco come danneggiano l’ambiente e la nostra salute

Sono moltissime le specie “aliene” in Italia, piante, animali, insetti, pesci, per il cambio del clima o trasportate da viaggi.

Le specie favorite dal cambio del clima possono sconvolgere l’equilibrio ecologico locale.In Italia sono state censite 3344 specie importate 400  delle quali sono invasive.

Una di queste è l’ ailanto  una pianta importata dall’oriente considerata tra le 100 specie più invasive e difficile da estirpare

Dalla Popillia japonica alla Drosophila suzukii fino alla Aetina tumida. Sarebbero questi parassiti provenienti da altri continenti a colpire la biodiversità del made in Italy, arrivati nel nostro Paese a causa degli scambi commerciali. Luogo in cui hanno trovato un habitat favorevole in cui riprodursi per via dei cambiamenti.

È quanto rende noto la Coldiretti .. Dall’ulivo al pomodoro, dagli agrumi al castagno, dalle ciliegie ai mirtilli, da piante come le palme per arrivare perfino alle api: si apprende che i simboli dell’agricoltura italiana sono sotto attacco:

L Unione Europea ha da poco introdotto il divieto di possesso o di commercio per una lista di specie dannose. Ora, dal 14 agosto anche un piccolo animale esotico deve essere denunciato al Ministero dell’Ambiente

: Non portate animali esotici dalle vostre vacanze

Di grande interesse l’osservazione degli insetti , tra questi il  più pericoloso, il calabrone asiatico

La Vespa velutina, meglio nota come “calabrone asiatico”, predatore di api e altri impollinatori e con una potenza distruttiva che può arrivare ad annientare fino al 50%degli alveari

 

Ogni anno sono 5 milioni gli italiani punti da un’ape, una vespa o un calabrone e circa 400mila i casi di reazione allergica, in molti casi fino a procurare uno choc anafilattico da puntura di insetto. Con il surriscaldamento terreste e l’aumento delle temperature medie anche le vespe migrano e crescono i rischi da nuove specie di imenotteri come la vespa velutina proveniente dalla Cina, che si sta espandendo in Francia, Spagna e Portogallo ed è già presente in Italia in Piemonte e Liguria. O come la vespa orientalis, originaria del Sud Est europeo e Medio Oriente, presente soprattutto in Sicilia sta risalendo la penisola perché qui trova l’ambiente giusto per proliferare.

Gli imenotteri “stranieri”, avvertono gli allergologi, accrescono i rischi, perché con l’incremento delle popolazioni di insetti non soltanto aumenta la probabilità di essere punti, ma soprattutto cresce il pericolo di sensibilizzazione a nuove specie velenifere che potrebbero anche dare reazioni crociate con le autoctone.

Tuttora, si contano circa 50 decessi l’anno da puntura di insetto, ma potrebbero aumentare proprio per colpa degli insetti migranti.

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