Vit.D la sua carenza aggrava il rischio di sviluppare allergie alimentari ed asma nei bambini

L’insufficienza di vitamina D nella prima infanzia aggrava il rischio di sviluppare allergie a determinati cibi, un fenomeno in preoccupante crescita nei paesi avanzati.

Una ricerca su 5276 bambini di un anno, condotta in Australia dal Murdoch Children’s Research Institute di Melbourne, indica che i bambini con carenza di vitamina D hanno un rischio tre volte maggiore di avere un’allergia al cibo, rispetto ai bambini i cui livelli della vitamina erano adeguati.

”Questo studio offre la prima evidenza diretta che la vitamina D puo’ essere un importante fattore protettivo per l’allergia a cibi nel primo anno di vita”, dice l’immunologa pediatrica Katie Allen una degli autori del lavoro. “La crescente incidenza di insufficienza di vitamina D nel corso degli ultimi 20 anni è andata in parallelo all’aumento dell’allergia alimentare.

Uno studio australiano  partendo dall’osservazione della crescente prevalenza di allergia al diminuire della distanza dall’Equatore e associazioni positive con radiazione ultravioletti ambientali ha cercato di descrivere ogni variazione latitudinale della prevalenza di allergia nell’infanzia e di valutare, in parallelo,le singole associazioni tra la radiazione ultravioletta (UVR)  e la vitamina D connesse con la rinite allergica e l’asma od entrambe le condizioni

Viene segnalato che la supplementazione con olio di fegato di merluzzo prima dei 15 anni di età è associata ad un aumento della probabilità di avere sia l’asma che la rinite allergica

fornendo un razionale per una valutazione del possibile ruolo della precoce supplementazione di vitamina D per lo sviluppo di allergia nell’infanzia. Probabilmente sono implicati anche patterns diversi dell’esposizione solare nella sensibilizzazione allergica.

La pneumologia si concentra sulle allergie alimentari in relazione al loro rapporto con le malattie respiratorie e in particolare con l’asma.

Tra le allergie, quella a cui è necessario fare più attenzione sia nel caso di bambini, sia per gli adulti, è quella al glutine.

«L’allergia al glutine, infatti,  è spesso collegato alle allergie respiratorie nei bambini. I pazienti, anche adulti, che hanno problemi con alcuni alimenti e anche asma rischiano maggiormente reazioni anafilattiche. Chi assomma in sé questi disturbi ricorre sei volte di più al pronto soccorso per le forme più gravi di asma». Gli esperti hanno steso un elenco degli alimenti. Per i bimbi da 0 a 3 anni sono latte e glutine, con eczema, orticaria, vomito, diarrea. Da 1 a 3 oltre al latte e le uova anche le nocciole e arachidi. Nella fascia 3-4 anni si aggiungono il grano, la soia e la frutta, provocando disturbi gastrointestinali, asma, rinite ed eczema.

1 Comment

  • Cannon
    Posted Agosto 4, 2018 4:30 am 0Likes

    Back in school, I’m doing so much leinanrg.

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