I calendari pollinici  sono  realizzati  in ogni parte  del mondo: Cosa sono e a cosa servono?

Chi ha avuto l’idea di misurare le variazioni stagionali dei pollini nell’ ambiente e di collegarle con le manifestazioni di allergia respiratoria?

Chi ha avuto l’idea  di misurare  le variazioni  stagionali dei pollini nell’ ambiente e di collegarle con le manifestazioni  di allergia respiratoria?

È stato il pioniere degli studi sulle allergie respiratorie  stagionali, Charles Blackley, un medico inglese vissuto dal 1820 al 1900. Le sue prime osservazioni sui pollini come allergeni risalgono al 1873; Blackley era particolarmente motivato negli studi sull’asma essendo lui stesso affetto da questa malattia che allora veniva chiamata “catarrhus aestivus”; per ben diciotto anni (tra il 1859 e il 1877) cercò di individuare tutti i fattori che potevano scatenare gli accessi asmatici.
Il distinto medico era ben noto ai contadini delle campagne intorno a Manchester, la città in cui lavorava, per il singola- re  metodo di studio che aveva adottato per  raccogliere  i pollini vaganti ad alta quota e che consisteva nel lanciare in aria un gran- de aquilone sin oltre i 500 metri, ritirare il filo dopo circa mezz’ora e ispezionare attentamente le due superfici sulle quali aveva precedentemente applicato una colla adesiva.
Poi contava il numero dei pollini “catturati”, tenendo conto delle dimensioni della superficie esposta e del tempo di esposizione.

Blackley era  convinto che i pollini delle piante potessero rivestire un ruolo significativo nella genesi degli attacchi di asma

Continuava a studiarne la natura e, cercando di raccoglierne il maggior numero possibile,  disseminava sul davanzale, in strada e in campagna “trappole”i di sua invenzione.

Uno di questi dispositivi era costituito da una base metallica quadrata su cui erano fissati alcuni vetrini spalmati con acqua e glicerina, ed era sormontato da un tettuccio metallico per  evitare il dilavamento da parte della pioggia.

Blackley contava poi al microscopio il numero dei pollini che si erano  posati nelle 24 ore  di esposizione  all’aperto.
Dopo aver lavorato con i pollini di almeno 35 varietà di fiori e di erbe, riuscì nel 1866 a disegnare su carta millimetrata l’andamento della stagione pollinica dal 28 maggio al 1° agosto a Manchester. Fu così il primo a comporre calendari pollinici come risultato delle variazioni della concentrazione atmosferica dei granuli pollinici catturati.

Prof.Gennaro D’Amato 

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