Cosa succede quando il tampone si è negativizzato in chi è stato affetto daCOVID19 anche in forma paucisintomatica?

LE SINDROMI RESPIRATORIE POSTCOVID19

Stiamo seguendo molti pazienti con postumi interstiziopatici da Covid19 che si evidenziano spesso alla TAC ad alta risoluzione (senza mezzo di contrasto) con chiare immagini di interessamento interstiziale di varia entità, a seconda della gravità della patologia polmonare da Covid di cui hanno sofferto.

La sintomatologia di questi pazienti, anche in quelli che erano stati paucisintomatici durante la positività da Covid, è caratterizzata da tosse e affanno oltre che da dolore toracico ed astenia (mancanza di forze) di varia entità . Essi si stanno avvantaggiando con la ginnastica respiratoria (toracica e addominale diaframmatica) ed utilizzando l’uso di spray e/o polveri inalatorie di associazioni tra broncodilatatori beta-2-stimolanti long acting (formoterolo, salmeterolo, vilanterolo) e corticosteroidi (Budesonide, Fluticasone , beclometasone ecc) da inalare per almeno tre-quattro mesi dopo la negativizzazione e sotto stretto controllo medico.

Spesso associamo anche broncodilatatori anticolinergici sempre per via inalatoria (polveri o spray). Consigliamo controlli mensili di analisi di laboratorio, in particolare il D-Dimero oltre alla routine con Emocromo, VES , prot C reattiva, fibrinogeno ecc. per eventuale integrazione della terapia. Con queste modalità di trattamento stiamo vedendo che le complicazioni interstiziopatiche tendono a ridursi fino anche a scomparire con restitutio ad integrum del polmone di questi soggetti dopo qualche mese. Ciò significa che le complicazioni polmonari da Covid19 possono essere curate adeguatamente fino a guarigione e che può essere evitato il peggioramento verso una fibrosi polmonare irreversibile.

Prof Gennaro D’Amato

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