Enfisema polmonare da” fumo di sigaretta “

L’ enfisema polmonare, nel corso della patologia respiratoria cosiddetta ostruttiva, si determina quando gli alveoli polmonari, che contengono l’aria nei polmoni si distruggono progressivamente e rendono il fiato sempre più corto per cui chi soffre di enfisema avrà sempre più difficoltà a salire le scale e poi anche a camminare, con l’obbligo di fermarsi dopo intervalli sempre più brevi.

L’enfisema secondario a patologia ostruttiva insorge in soggetti che soffrono di asma cronico non curato correttamente con associazioni di farmaci broncodilatatori e cortisonici o è una conseguenza della broncopneumopatia cronica ostruttiva in cui si determina un intrappolamento d’aria in fase espiratoria. Evento che insorge nei fumatori che continuano a fumare nonostante avvertano difficoltà nella respirazione.

 In questi casi è importante praticare una spirometria completa con volume residuo ed una TAC del torace ad alta risoluzione

(Aggiungere spirometria completa con volume residuo.. che evidenzierà la presenza di bolle di enfisema. Con il progressivo peggioramento dell’enfisema la superficie alveolare si deteriora e gli alveoli rotti non riescono a garantire l’ossigenazione dell’organismo per cui si instaura una insufficienza respiratoria dapprima ipossiemica (bassi livelli di ossigeno nel sangue) e poi anche con aumento progressivo dell’anidride carbonica nel sangue.

La causa più comune è sicuramente il fumo di sigaretta e smettere di fumare è la miglior prevenzione praticabile, nonché la cura più efficace per rallentare il peggioramento della malattia.

Il trattamento è basato sulla gestione dei sintomi e varia in base alla gravità di quest’ultimi, tra farmaci uso orale, inalati e ossigeno.

La terapia può arrestare la progressione dell’enfisema, ma non può far scomparire le lesioni già presenti.

E’ ovviamente fondamentale smettere in modo totale di fumare e praticare terapia broncodilatante (prescrizione specialistica) con associazioni di farmaci ultralongbetaagonisti (LABA) e ultralongantimuscarinici (LAMA) sotto controllo specialistico pneumologico.

Pro. Gennaro D’Amato

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