TERAPIE BIOLOGICHE DELLE MALATTIE DELL’APPARATO RESPIRATORIO DEFINITE “OSTRUTTIVE” (Asma e BPCO)

Introduzione

Le patologie ostruttive dell’apparato respiratorio si curano soprattutto con farmaci inalatori (spray e polveri con vari tipi di inalatori) devono essere utilizzati correttamente.

E’ importante comunque evitare di utilizzare, nella terapia dell’asma, i broncodilatatori da soli, mentre devono essere sempre associati ai cortisonicI

(sotto controllo specialistico periodico) .

Recentemente sono disponibili vari tipi di broncodilatatori a lunga durata d’azione, che possono essere utilizzati anche con una sola inalazione al mattino ma con prescrizione specialistica e le associazioni con il piano terapeutico.

Si tratta dei cosiddetti LABA e LAMA (in associazione tra loro per la cura della BPCO) e di broncodilatatori LABA in associazione con i cortisonici nella terapia dell’asma bronchiale con un incremento delle dosi in caso di aumento della sintomatologia ed una riduzione quando l’asma migliora (ad esempio d’estate l’asma in genere tende a migliorare mentre peggiora in autunno, inverno e preprimavera).

Va da sé che se l’ostruzione peggiora per una infezione virale che si complica con una batterica, occorre associare una adeguata terapia antibiotica (e qui lo specialista deve essere in gamba ad accorgersi se c’è una infezione in atto che potrebbe far peggiorare l’asma).

Oltre a questi farmaci ci sono i prodotti cosiddetti biologici, di sintesi con alta tecnologia, che vengono utilizzati nelle forme gravi di patologia ostruttiva asmatica .

Tra questi i nuovissimi sono il mepolizumab ed il reslizumab, che vanno ad interagire con una sostanza particolare, la IL-5, che ha effetti proinfiammatori e quindi, bloccandola, ne bloccano l’azione di aggravamento dell’ostruzione asmatica. In breve la IL-5 (liberata soprattutto in seguito alle reazioni allergiche) richiama, a livello broncopolmonare, gli eosinofili che sono cellule in grado di liberare mediatori chimici proinfiammatori.

Attualmente l’asma con livelli alti di eosinofili, che tende a diventare sempre più grave, la si cura, oltre che con cortisonici inalatori, anche con quelli per via orale, che alla lunga hanno effetti secondari a livello di tessuto osseo (osteoporosi), metabolismo (diabete), aumento della pressione arteriosa ecc.

Questi due nuovi prodotti anti IL-5 (mepolizumab e reslizumab) stanno dimostrando di essere particolarmente utili nel ridurre l’eosinofilia e quindi nel ridurre il deterioramento delle vie aeree e nell’evitare l’aggravamento dell’asma.

Questi farmaci biologici sono di prescrizione specialistica e richiedono il piano terapeutico dopo un’accurata diagnosi specialistica.

Già da diversi anni è possibile usare, per la terapia dell’asma grave con sensibilizzazione allergica , un farmaco biologico definito anti-IgE (omalizumab)

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