Metabolismo: in condizioni di digiuno rallenta anche del 20%. Ecco perchè per dimagrire e stare in forma è necessario mangiare bene.

Introduzione

Quando si parla di perdita di peso e di consumo energetico ci si scontra sempre con la parola“metabolismo”; se ne parla un po’ tutti, pochi sono quelli che sanno  come funziona e quali sono i processi che lo azionano.

Il metabolismo è un processo che avviene all’interno dell’organismo con la funzione di trasformare tutto ciò che mangiamo in energia; questa energia viene utilizzata dal corpo per far funzionare correttamente le cellule, ovvero per mantenerci in vita. Il metabolismo avviene nell’organismo con tre processi essenziali: il catabolismo, l’anabolismo e il metabolismo energetico.

 

Mangiare quando si ha fame 

Guai a non mangiare quando si ha fame! Il metabolismo basale crederebbe che non c’è cibo a disposizione e rallenterebbe (fino al 20% a digiuno) per compensare. Che credevate, che il metabolismo fosse un essere intelligente??

Il metabolismo basale , responsabile di quasi il 70% della spesa energetica quotidiana , è influenzato da numerosi fattori

. Elenchiamo quelli fondamentali:

  • Alimentazione: in condizioni di digiuno il metabolismo rallenta anche del 20%.
  • Allattamento: nella nutrice il metabolismo basale aumenta di circa il 3-6%.
  • Attività fisica: il tasso metabolico permane elevato anche al termine dell’impegno fisico.
  • Clima: l’estate è il momento migliore per dimagrire poiché, quando la colonnina di mercurio  supera i 30°C, il metabolismo aumenta leggermente. Anche temperature troppo rigide sortiscono il medesimo effetto.
  • Composizione corporea: il muscolo è un tessuto molto più attivo metabolicamente rispetto al grasso. Ogni kg di massa muscolare guadagnato innalza il metabolismo corporeo di circa l’1,5%.
  • Dimensioni corporee: il metabolismo basale, espresso in termini assoluti, aumenta all’aumentare della superficie corporea. Per questo motivo persone alte e magre hanno un metabolismo più veloce rispetto ad individui di uguale peso ma di statura inferiore.
  • Età: il metabolismo è massimo nell’infanzia, permane elevato sino alla prima età adulta ed inizia a diminuire dopo i 30 anni. Tra i 60 ed i 90 anni cala di circa l’8% per decade.
  • Genetca: bisogna comunque, ammetterlo, certe persone nascono con un metabolismo lento, altre con un metabolismo più veloce;
  • Gravidanza: il metabolismo basale rimane stabile nel primo trimestre, sale di circa l’8% al 5° mese e dal 14 al 22% negli ultimi due mesi di gestazione.
  • Livelli ormonali: molti ormoni intervengono nella regolazione del metabolismo corporeo. I più attivi in questo senso sono quelli prodotti dalla tiroide.
    Un’eccessiva produzione di tali ormoni (ipertiroidismo) può addirittura raddoppiare il metabolismo basale, mentre un deficit (ipotiroidismo gozzo) può rallentarlo sensibilmente.
    Anche l’adrelanina , secreta dalla parte midollare del surrene  in risposta a stress psicofisici importanti, innalza leggermente l’attività metabolica.
    L’ormone della crescita  ed il testosterone, aumentando la sintesi proteica, possono elevare in maniera importante il metabolismo basale.
  • Sesso: grazie ad una maggiore massa muscolare, nell’uomo il metabolismo basale è più elevato, di circa il 7%, rispetto alla donna. La castrazione lo abbassa del 20-25%.
  • Stile di vita: le persone sedentarie hanno un metabolismo più lento di quelle attive; durante il sonno si assiste ad una diminuzione del tasso metabolico compresa tra il 6 ed il 13%.
  • Temperatura corporea  : negli stati febbrili il metabolismo basale aumenta di circa il 13% per ogni grado di temperatura 
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